Gio Pistone | Via Cairoli, Cotignola, 2018

Gio Pistone, Giovanna, artista romana, non solo street artist, ma anche pittrice, scultrice e illustratrice tra le più brave e conosciute del panorama italiano, capace di fondere nel suo lavoro sguardi colti provenienti dalla storia dell’arte insieme ad echi più pop, legati al mondo del fumetto, della musica e della controcultura in generale.

Conoscendo e apprezzando le sue opere, spesso popolate da strani ed enigmatici personaggi, o da bestiari fantastici e coloratissimi (a metà tra oscuri mondi medieval-rinascimentali e stilizzazioni rubate alle stagione delle avanguardie storiche e anche all’arte astratta: le geometrie cubiste e futuriste, la sintesi di Klee e Mirò solo per citarne alcuni), abbiamo pensato che avrebbe potuto interpretare in maniera interessante, non superficiale e anche divertente il nostro stemma, che, ammettiamolo, è molto bello e ricco di immagini, e simboli e figure.

Il progetto Dal museo al paesaggio attiva una vera e propria committenza che produce opere frutto di un dialogo tra il contesto e l’artista; all’artista viene proposto un tema o una storia o un’immagine da studiare e interpretare (e già qui l’abbinamento non è casuale considerato che si invita un autore per le qualità del suo lavoro e per le affinità tra questo e un dato tema specifico); si cerca poi, qui l’equilibrio fragile ma spesso vincente, di accogliere nella maniera più libera e aperta le proposte e gli stimoli ricavati dall’artista che, in questo caso e perché la faccenda funzioni, deve essere sensibile e capace di mettersi all’ascolto, oltre che bravo tecnicamente (per intenderci non è la stessa cosa che arrivare e dipingere quel che si vuole senza farlo aderire in nessun modo al contesto).

Così, abbiamo fornito a Gio la descrizione dello stemma, così come è scritta, tale e quale, nello statuto del comune di Cotignola, con l’accordo vincolante che non avrebbe dovuto cercare l’immagine in rete e lavorare di conseguenza di pura immaginazione e suggestioni fantastiche a partire solo dal testo scritto.

1. Lo stemma del comune raffigura un leone d’oro, rampante, che regge con la zampa anteriore sinistra un pomo cotogno giallo, provvisto di un ramo verde lungo fino a terra e vestito di foglie, ramo al quale è appoggiata la zampa inferiore destra, mentre la zampa anteriore destra è alzata; il tutto in scudo verticale con campo azzurro.

2. Sovrasta lo scudo un berretto rinascimentale con corona, sormontato nella parte anteriore da un drago crestato con zampe sporgenti che tengono tra gli artigli un grande anello gemmato; sugli aculei della cresta sono infissi anelli più piccoli. La testa del drago è una testa umana barbuta e ben pettinata. Il colore di anelli minori, terminali e ornamenti della corona è giallo; il resto è di colore terra di Siena.

3. Lo stemma è corredato dal motto “Fragrantia durat herculea capta manu”

Il risultato, gigante, immaginando leoni, mele, foglioline, rami, draghi e capelli ben pettinati è visibile in via Cairoli a fianco della Scuola Arti e Mestieri.

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